La guerra e il muro
“Siamo in un clima di guerra globale” dice Michael Warschawski, israeliano e fondatore dell’Alternative Information Center di Gerusalemme che incontro a Malmo nel corso del Forum Sociale Europeo.
Mi spiega con pazienza che la guerra globale di cui parla vede contrapposti il modello di civilizzazione del nord del mondo all’Islam presentato come minaccia.
Il confine di questa contrapposizione passa attraverso il Mare Mediterraneo, il vero muro è Schengen ma la sua icona è quello tra Israele e Palestina. Guerra globale e permanente.
Un israeliano saggio Michael che non sopporta d’essere stato rinchiuso deliberatamente dal suo governo dietro un muro che serve per imprigionare un altro popolo.