Vivere a punti
La proposta del permesso di soggiorno a punti avanzata dalla Lega con un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza fa scadere a livello di tragico gioco la dignità delle persone, le loro fatiche e le loro quotidiane sconfitte.
Ad animarla e sostenerla c'è un sostanziale disprezzo di una vita altrui considerata di serie B rispetto a quella degli indigeni che invece è di serie A.
Si configurerebbe una nuova scala di giudizio che stravolge i principi universali e indivisibili dei diritti umani e il midollo stesso della nostra carta costituzionale che ci vuole tutti uguali davanti alla legge.
Ci troveremmo di fronte ad una piramide della giustizia al cui vertice c'è la classe nobiliare degli intoccabili che godono della completa immunità davanti alla legge e alla base gli stranieri costretti a vivere a punti come in una sorta di tragico monopoli.