Quel Nobel per la pace è una mina

10 ottobre 2008 - Tonio Dell'Olio

È un socialdemocratico Martti Oiva Kalevi Ahtisaari a cui è stato assegnato il premino Nobel per la Pace. Le motivazioni sottolineano "i suoi importanti sforzi, in diversi continenti e per più di tre decenni, per risolvere i conflitti internazionali" e dovremo crederci.
Fatto sta che con la stessa motivazione si sarebbe potuto assegnare il Nobel a centinaia di altre personalità che hanno ricoperto incarichi istituzionali di rilievo. Forse assegnare il Nobel a Ingrid Betancourt poteva indicare la tragedia di un popolo la cui vicenda politica è ancora oggi drammatica e complessa. Peraltro si sarebbe trattato anche di riconoscere l'apporto coraggioso di tante donne al faticoso cammino di pace in quel continente.
Nella stessa linea avremmo visto molto bene anche un riconoscimento del percorso di Anna Politkovskaya con l'assegnazione del Nobel alla sua associazione russa.
È un Nobel quello di quest'anno che ci lascia con l'amaro in bocca anche perché Ahtisaari è stato presidente della Repubblica Finlandese dal 1994 al 2000 e noi ricordiamo bene come il Trattato di Ottawa che mette al bando le mine antipersona è del 1997 ma la Finlandia è proprio l'unico Paese europeo a non aver firmato quel Trattato.
E pensare che in quello stesso anno alla Campagna Internazionale contro le mine veniva assegnato il Nobel per la pace!

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