Una donna e un velo
"A fine agosto mi trovavo a Modena in auto sulla circonvallazione – racconta Silvia Maria una suora di Monteveglio della comunità di Dossetti per intenderci. - Ad un semaforo rosso mi sono fermata sulla corsia di svolta, in attesa del verde. Alla mia sinistra si è affiancata e fermata un'auto di grossa cilindrata con a bordo due uomini. Uno di loro, il viaggiatore accanto all'autista, dal finestrino aperto per il caldo, a distanza quindi di pochi centimetri da me, mi ha gridato in faccia: "Ti venisse un cancro a te e al tuo Maometto .." e ha aggiunto qualcosa che non ricordo con precisione come andatevene tutti o qualche cosa del genere. Evidentemente, avendo visto solo il nostro abbigliamento un po'… orientale, e non avendo visto la croce davanti mi aveva scambiato per un'araba mussulmana…".
Poi il racconto della suora, ascoltato all'incontro di Sinistra Cristiana il 4 ottobre scorso, continua riferendo che si stava recando giusto in un ospedale per il controllo periodico in seguito a un cancro che ha già… Di per sé ha provato sulla pelle ciò che in tanti e tante stranieri e straniere vivono ogni giorno anche nelle nostre strade. Lasciamo che siano altri a dare un nome a questi comportamenti: xenofobia, razzismo, pregiudizio, luogo comune, islamofobia… Per noi resta sempre e solo stupidità.