Cattivi esempi

13 novembre 2008 - Tonio Dell'Olio

David Norris calciatore inglese dell'Ipswich dopo aver segnato un gol al Blackpool nella partita del campionato inglese di domenica scorsa, ha scelto un modo originale per esultare. Correndo verso la tribuna ha alzato le mani incrociandole come fossero ammanettate per dedicare la rete all'amico Luke McCormick, il portiere della stessa squadra condannato a sei anni di prigione per l'omicidio di due bambini investiti con la sua auto mentre guidava in stato di ubriachezza.
Sicuramente è un fatto più grave del goal segnato da Gilardino con la mano, ma che manifesta ancora una volta una mentalità secondo la quale allo sport tutto possa essere perdonato. Una sorta di zona franca o di "zona furba".
Tutti coloro che sono convinti dell'importanza fondamentale dell'educazione dei giovani (e non solo!) al rispetto delle regole sanno bene che un gesto in uno stadio conta molto più di un intero ciclo di incontri, lezioni, percorsi formativi.
La madre dei due piccoli ha protestato scandalizzata e la notizia è stata riportata con grande risalto dai giornali inglesi ma il rischio è che tanti tifosi possano alla fine essere più rattristati dalla carcerazione del loro portiere che per l'omicidio di due bambini.
Nel frattempo a noi non importa nemmeno sapere se la squadra dell' Ipswich abbia vinto la partita.

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