La social card degli immigrati

14 gennaio 2009 - Tonio Dell'Olio

Per la serietà che impone l'impegno di informare e di comunicare, dovrei documentarmi a dovere prima di affrontare un tema o di proporre qualche riflessione. Al contrario di fronte alla proposta leghista di elevare la tassa per l'ottenimento del permesso di soggiorno trovo un istintivo rifiuto perché mi pare evidente che tale richiesta viene rivolta prevalentemente ad una parte molto debole della popolazione che abita le nostre città. D'altra parte imprenditori stranieri, calciatori e artisti che operano in Italia... pagheranno come tutti gli altri in proporzione ai loro utili.
Le persone straniere che sono giunte in Italia in modo irregolare hanno già pagato costi elevatissimi in termini umani ed economici e hanno contribuito ad arricchire le mafie che governano il traffico di esseri umani.
È da evitare che lo Stato italiano possa essere confuso con un'organizzazione criminale, che la civiltà giuridica del nostro Paese sciacalleggi proprio sui soggetti più deboli chiedendo pegno o, peggio, imponendo un ulteriore pizzo. Siamo proprio strani! L'aumento che viene richiesto è quasi equivalente alla social card recentemente introdotta dal governo a vantaggio degli anziani. Sorge il sospetto che la Lega intenda richiedere un prestito agli stranieri più poveri per poterglielo restituire al raggiungimento dei 65 anni di età.

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