Calcestruzzi senza mafia
Qualche giornale ieri ha trovato spazio per riferire di una vicenda a lieto fine dell'altra Italia, quella che riesce a smarcarsi dai poteri forti, dal "così fan tutti" e dalla quotidiana banalità che come una macchia d'olio fa cambiare colore anche all'informazione.
Ieri un'azienda del trapanese che nel 2000 era stata confiscata definitivamente al boss Vincenzo Virga è stata riconsegnata ai suoi stessi operari che si sono costituiti in cooperativa. Come succede spesso in queste conquiste senza clamore ci sono eroi silenziosi il cui nome dovrebbe passare alla storia e invece restano meno noti di
boss, corrotti e malfattori. Fosse stato in mio potere ieri avrei dato la prima pagina a Fulvio Sodano che, prefetto di Trapani, comprese immediatamente che anche la confisca in quel caso poteva trasformarsi in un boomerang per l'Italia onesta perché c'erano operai (e rispettive famiglie) che sarebbero rimasti senza lavoro.
Con l'aiuto di Libera, quel prefetto ha fatto di tutto in questi anni affinché quegli operai potessero diventare i proprietari della stessa azienda.
Ieri finalmente quel progetto si è realizzato e Sodano, costretto su una sedia a rotelle da una gravissima disabilità, ha tagliato il nastro di questo traguardo di civiltà.
"Consideratemi ogni giorno insieme con voi con la tuta da lavoro" – ha detto l'ex prefetto agli operai".