L'Europa è una fortezza
"Fortress Europe è una rassegna stampa che dal 1988 ad oggi fa memoria delle vittime della frontiera: 13.413 morti, di cui 5.181 dispersi.
Sono soprattutto naufragi, ma anche incidenti stradali di tir carichi di uomini nascosti insieme alle merci. È il caldo nel Sahara o le nevi dei valichi montuosi, sono le mine dei campi di Evros, in Grecia, sono gli spari della polizia marocchina, dell'esercito turco o le torture delle carceri in Libia e Algeria".
Per chi va elemosinando dignità scappando dalla fame o dalla guerra (o da entrambe!) non è difficile morire.
Il sito http://fortresseurope.blogspot.com/ è un servizio scrupoloso e prezioso perché tiene il conto delle vittime e informa di quanto succede alle diverse frontiere. A proposito, nel messe appena trascorso di gennaio si contano 62 morti alle porte d'Europa. "Tra le vittime un bambino di soli diciotto mesi, morto annegato a poche
miglia dall'isola greca di Syros. 35 i dispersi tra la Tunisia e Lampedusa. Mentre in Algeria si sono perse le tracce di 12 ragazzi partiti per le coste spagnole un mese fa".
Tunisi, Melilla, Syros, Bodrum, Dakar, Oran, Lampedusa sono i luoghi in cui la folla dei disperati tende la mano e incontra la morte.