No Dal Molin esiste e resiste
Più di qualcuno avrebbe scommesso sul fatto che l'opposizione dei cittadini di Vicenza contrari all'ampliamento della base militare straniera (USA) si sarebbe sfiancata col tempo, dispersa tra le polemiche interne, dissolta a fronte della ferma determinazione di ben due governi sostenuti da due diverse maggioranze. Invece le donne e gli uomini di No Dal Molin sono ancora là. E vengono puntualmente e colpevolmente ignorati come fantasmi dall'informazione.
"Nella giornata di martedì 10 febbraio – si legge nel comunicato del Presidio Permanente - le forze dell'ordine, guidate dal Questore Sarlo, hanno messo l'area limitrofa al Dal Molin e l'intero territorio vicentino in stato da coprifuoco militare. Ogni assembramento di più di 3 persone era considerato manifestazione non autorizzata e i cittadini minacciati di arresto; ogni iniziativa di opposizione pacifica al cantiere per la nuova base Usa è stata considerata violenza. Nessun canale di dialogo è stato concesso ai manifestanti ai quali sono stati riservate soltanto minacce e botte e la scuola di polizia è stata trasformata in luogo di detenzione provvisoria per accogliere i fermati".
In difesa della democrazia e del ruolo di pace che l'Italia è chiamata a giocare nel Mediterraneo e nel mondo, per sabato prossimo (14 febbraio) è convocata una manifestazione.