La Chiesa contro la crisi
Indiscrezioni giornalistiche riferiscono che Benedetto XVI sta lavorando a redigere un’Enciclica sociale anche per riflettere sulla crisi economica e finanziaria alla luce del Vangelo. Già domenica scorsa ha usato parole forti suggerite dalla presenza in Piazza San Pietro di alcuni lavoratori licenziati e cassaintegrati provenienti da Pomigliano d’Arco, da Prato e da altri distretti industriali. A definire bene la situazione ci ha pensato il vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma nel corso di una manifestazione contro la chiusura dello stabilimento Fiat di Pomigliano quando ha affermato: “Questa gente non vuole oro e argento ma solo lavoro e futuro".
Lo stesso parroco don Peppino Gambardella di Pomigliano d’Arco, ha detto: “Noi abbiamo paura che questa crisi faccia crescere l’usura, i furti, la delinquenza, la camorra (…)”.
Molte illegalità si combattono “garantendo il lavoro a tutti che è una priorità” come ha detto il Papa. L’auspicio è che nella prossima enciclica pane pane e vino vino si indichino le responsabilità della crisi, si individuino i valori attorno ai quali costruire l’alternativa e si metta in guardia proprio sulle nuove opportunità che la congiuntura spalanca alla criminalità organizzata.