Per la Terra Santa
La comunione nella comunità cristiana non può essere scambiata con la disciplina e l’obbedienza. Semmai la comunione è il passaggio della linfa nuova dello Spirito, del dialogo, della fraternità, dell’unità… Per queste ragioni bisognerebbe lasciar crescere la comunicazione e il confronto tra le diverse componenti (ministeri, servizi) delle chiese per sollecitarci vicendevolmente al bene. In questo spirito alcuni cristiani hanno pensato di inviare una lettera a Benedetto XVI in preparazione della sua visita in Israele-Palestina.
“Vogliamo esprimerLe la nostra preoccupazione – si legge nella lettera - per il grado di prostrazione, umiliazione e oppressione che i cristiani, in quanto palestinesi, vivono da decenni soprattutto nei Territori occupati”. I promotori dell’iniziativa sono persone che in questi anni hanno percorso frequentemente le strade delle cittadine palestinesi, hanno tessuto relazioni con tante persone che cercano e costruiscono la pace in quei luoghi. Hanno dato vita alla campagna “Ponti e non muri” e pertanto rivolgendosi al Papa scrivono: “Lei ben conosce le conseguenze del muro di apartheid che è stato costruito per più di settecento chilometri, non sul confine della Linea Verde del 1967, ma in gran parte dentro i Territori Palestinesi per rubare terre, sorgenti d’acqua e risorse”.
Per leggere e firmare l’appello:
http://www.firmiamo.it/nondimentichiletterabenedettoxvi