Sciacalli in camice bianco
Nelle pagine della provincia di Treviso del Gazzettino appariva nei giorni scorsi una notizia offerta ai lettori con il titolo seguente: Conegliano. Clandestina in ospedale “denunciata” alla polizia: espulsa. Nell’articolo si riferisce di un medico che ha denunciato al commissariato una donna nigeriana che si era recata in ospedale perché colta da malore. Il medico ha sospettato che le generalità declinate dalla donna non fossero reali e ha richiesto pertanto l’intervento della polizia.
Accompagnata in commissariato si è appurato che la donna aveva già ricevuto un decreto di espulsione perché irregolare. La straniera è stata processata per direttissima ed espulsa per la seconda volta. È un atto di sciacallaggio anche questo. Contro tutti i principi del giuramento di Ippocrate e contro ogni semplice considerazione umana quel medico ha colpito alle spalle, ha preso a tradimento e punito chi per fame ha lasciato il proprio paese e ha avuto bisogno di cure mediche.
Non ci resta che sperare che gli sciacalli non amino troppo il camice bianco.