Abbiamo fermato l’invasione
Forse bisognerà arrivare a vere e proprie forme di obiezione di coscienza e dovremo moralmente ribellarci a leggi ingiuste che non rispettano la vita delle persone. C’è, da una parte, un clima di forte esaltazione rispetto alle politiche di respingimento e, dall’altra parte, un’amarezza sottile e profonda che trascende il mero livello politico per giungere a trafiggere il sentimento umano dell’accoglienza e della vita, del rispetto e del riconoscimento dell’altra e dell’altro.
Tra i manifesti elettorali più sprezzanti e incredibili quello che urla: Abbiamo fermato l’invasione! Vota Lega Nord.
Lo stesso demenziale e minaccioso slogan circola nei post di Facebook.
Mi chiedo se è stata fermata l’invasione oppure abbiamo decretato sentenze di morte.
Mi chiedo se il titolo del giornale che a caratteri altrettanto cubitali e trionfanti annunciava: “Finalmente cattivi”, sia il delirio di un’alterazione del pensiero egoista che diventa crudele oppure la pervasività di un’idea che va facendosi strada tra la semplificazione di chi non riesce più a ragionare.
È forse il risultato previsto e voluto da venti anni di televisione evasiva oppure la tragica piega dell’egoismo collettivo ovattato dal benessere?
In ogni caso a farne le spese sono i poveri e non hanno voce per far sentire la propria disperazione. Per questo nessuno di noi dovrebbe perdere occasione per riportare alla ragione e al buon senso (altri sentimenti sono addirittura un lusso) il proprio vicino di casa, di ufficio, di giornale e di televisione.