Sventola la bandiera di combattimento
Due giorni fa (10 giugno) il sindaco di Torino Chiamparino nel corso di una suggestiva cerimonia svoltasi nel porto di Civitavecchia, ha consegnato al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare la “bandiera di combattimento” che sventolerà sul pennone più alto della portaerei Cavour. La più grande e la più potente e la più attrezzata di armamenti micidiali della storia del nostro Paese.
In altre occasioni mi è capitato di scrivere sulle dotazioni, sull’opportunità e sul dispendio di risorse che si raccolgono intorno a questo progetto di morte che navigherà minaccioso tra i porti del Mediterraneo.
In questa occasione mi colpisce la rassegna stampa. Se confrontate il comunicato del Ministero della Difesa con la notizia rilanciata dalle agenzie di stampa e apparsa su alcuni giornali non riuscirete a cogliere la benché minima differenza.
Nessuno che abbia sollevato un alito di critica, che abbia almeno abbassato i toni della retorica grondante dal palco delle autorità con tanto di Presidente della Repubblica e ministro e dal patriottismo delle bandiere che sventolano al vento della guerra esportatrice di pace. Naturalmente la nostra.