Il polso del Santo Padre
Il TG2 delle 13.00 di sabato scorso (18 luglio2009) ha aperto con queste testuali parole: “Buongiorno, questa notte il Santo Padre ha riposato bene. La frattura del polso...”.
La frattura del polso della mano destra di Benedetto XVI è un fatto di un certo rilevo perché si tratta del successore dell’apostolo Pietro a servizio della Chiesa cattolica e di un punto di riferimento morale per tanti credenti e non credenti nel mondo. Ma aver posto la notizia sul decorso medico (la notizia della frattura era invece del giorno prima!) come notizia d’apertura, nel linguaggio giornalistico significa che si tratta della notizia più importante. Più importante delle nove persone morte in due attentati terroristici negli hotel di Jakarta, delle importanti rivelazioni sulla strage di via D’amelio di 17 anni fa, delle manifestazioni di Teheran, dell’annunciata stagione di cassa integrazione da parte della Confindustria, delle vittime del maltempo nel nord Italia... Senza contare le notizie che meriterebbero la prima pagina ogni giorno perché la nostra coscienza non si addormenti.
Mi chiedo se il rilievo dato al polso del Papa indica servilismo nei confronti del potere ecclesiastico o semplicemente il tentativo di raccogliere più audience?
È un modo per non parlar d’altro oppure l’inaugurazione di un nuovo stile giornalistico?
Sono convinto che una contestazione al TG2 incasserebbe anche l’adesione del Papa che è consapevole che il suo polso rotto non è la priorità assoluta del mondo. O no?