Mafia pulita

29 settembre 2009 - Tonio Dell'Olio

Riprendo pari pari da un articolo pubblicato oggi da Repubblica a pag. 3 e che riferisce alcuni passaggi di Gianfranco Fini durante la presentazione del libro Mafia pulita. Dice il presidente della Camera: «Chi rappresenta il popolo sovrano deve essere come la moglie di Cesare, al di là di qualsivoglia sospetto». «In certi momenti - aggiunge - purtroppo pecunia non olet e anche il voto allora non puzzava». Per Fini «molto è stato fatto», ma non per questo bisogna «abbassare la guardia: se la mafia è oggi tentacolare e transnazionale assume la forma di un prisma dalla mille facce che talvolta possono apparire di primo acchito facce pulite. Ma se si va a scavare si scopre che c'è chi ha avuto un'attività che mafiosa è». Insomma, per Fini «ci vuole una ribellione morale soprattutto da parte dei giovani. E in questo campo gli opinion leaders, come cantanti, calciatori o altri, sono importantissimi».
Ma ancora più decisivi – aggiungo – sono i politici che ci rappresentano nelle istituzioni. E allora a fronte di quella che sembra essere una confessione della terza carica dello Stato, quali iniziative intende assumere Gianfranco Fini per contribuire a recidere di netto questo cordone perverso che lega la politica alla mafia?

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