Contromafie: tempi nuovi
L’Italia non è il Paese delle mafie! Chiunque in questi giorni abbia avuto modo di partecipare anche solo a una parte di Contromafie, ha compreso che c’è un desiderio di riscatto e di impegno molto diffuso. Non parlo soltanto del numero delle persone che hanno partecipato alle plenarie dell’auditorium o hanno offerto il proprio contributo nei 17 gruppi di lavoro, quanto della grinta, della passione e del desiderio di cambiamento che si legge negli occhi di tanti giovani e non giovani.
Non è stato affatto il tempo delle dichiarazioni di principio e degli appelli, piuttosto quello della ridefinizione delle mappe geografiche dell’antimafia non solo in Italia ma nel mondo. I crimini ambientali non riguardano soltanto i territori in cui avvengono, ma avvelenano il senso di comunità; delle vittime di mafie non sono familiari solo mogli, mariti e figli, piuttosto quel sacrificio fa stringere vincoli forti di parentela tra tutti e tutte; le stragi dei campesinos colombiani da parte dei narcotrafficanti avvengono nella porta accanto.
Se solo anche la politica, tutta la politica, riuscisse a guardare nella stessa direzione del popolo di Contromafie, avremmo fatto rotta verso la terra liberata dal malaffare in cui i diritti non sono minacciati, il mare non è violato e anche il cielo annuncia tempi nuovi.