Lettera aperta a don Alessandro Santoro

29 ottobre 2009 - Tonio Dell'Olio

Caro Alessandro, fratello mio. La notizia della tua rimozione da tutti gli incarichi (pastorali e non) da parte dell’Arcivescovo di Firenze perché hai celebrato le nozze di una donna nata uomo, mi coglie assolutamente di sorpresa. Non mi interessa qui entrare nel merito delle questioni teologico-morali e canoniche. L’aspetto che maggiormente mi amareggia è venire a conoscenza del fatto che il provvedimento sia stato assunto in maniera chirurgica e non olistica.
Per parlar semplice mi pare che l’arcivescovo non sia mai venuto ad incontrare il quartiere e i suoi problemi, la tua comunità e i suoi operatori, ovvero non abbia tenuto in conto il complesso della tua/vostra azione pastorale e sociale a favore della gente che abita le case de Le Piagge e soprattutto degli ultimi accanto ai quali vi spendete quotidianamente.
L’augurio è che il tempo di riflessione e preghiera, che sembra esserti ingiunto come una punizione, possa divenire tempo di Dio per tutti. Anche per il vescovo della tua chiesa locale e per tutti coloro che si sentono parte della comunità cristiana e che rischiano ancora di ritrovarsi in mano le pietre destinate all’adultera e sono sordi all’invito del Maestro.
Coraggio, fratello proseguiamo il cammino. Insieme. Ho la convinzione profonda che alla fine il paradiso ci riserverà un sacco di belle sorprese!

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15