Prove generali di democrazia in Kenya

18 novembre 2009 - Tonio Dell’Olio

Oggi sui principali giornali del Kenya viene pubblicata la bozza della Costituzione preparata da un “Comitato di esperti”. Attraverso e-mail, per lettera o collegandosi al sito del Comitato, politici e cittadini keniani nel giro di un mese potranno far giungere al Comitato suggerimenti, integrazioni, osservazioni, proposte...
Gli esperti avranno 21 giorni per riformulare il testo alla luce delle proposte loro pervenute. Non c’è che dire, un processo vasto di democrazia partecipata. Anche perché se non è partecipata, che democrazia è?
Certo, sarà difficile raggiungere i villaggi lontani, coinvolgere la stragrande maggioranza della popolazione che non ha accesso a internet, superare l’ostacolo dell’analfabetismo... ma almeno c’è la volontà di un coinvolgimento pieno di tutti i cittadini nel decidere insieme della loro stessa vita comunitaria.
Da noi, dove non ci sono villaggi dispersi e l’analfabetismo è quasi scomparso, di queste cose discute un manipolo di esperti nei salotti della televisione a nome e per conto del popolo degli spettatori. Democrazia televisiva.

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