No vendesi
La settimana che è appena iniziata si rivela fondamentale per disinnescare l’ordigno posto dalla maggioranza contro la lotta alle mafie. È stato piazzato subdolamente in un emendamento della finanziaria al Senato. Mi riferisco ancora al provvedimento che consente la vendita dei beni confiscati ai mafiosi. Quella legge che riconsegna alla malavita ciò di cui avrebbe potuto finalmente godere, avvantaggiarsi e disporre la comunità degli onesti e che invece è posto nelle condizioni di rientrare nelle disponibilità dei boss. Alla gente potranno dimostrare ancora di essere i più forti.
Questa mattina alle 11 presso la Bottega Pio La Torre di Roma dove sono in vendita i prodotti delle cooperative che lavorano sui terreni confiscati, Libera presenta il primo elenco dei beni pronti ad essere messi in vendita se dovesse passare l’emendamento e simbolicamente li mette all’asta.
Si continua a raccogliere le firme per l’appello e sabato prossimo 28 sarà giornata nazionale. Localmente saranno organizzate raccolte pubbliche di firme, saranno apposti cartelli “NO Vendesi” su alcuni immobili e terreni confiscati e la creatività farà il resto perché la gente sappia.
Un’impresa difficile ma vitale per la legalità nel nostro Paese.