Spatuzza

7 dicembre 2009 - Tonio Dell’Olio

Se invece di fare tante dietrologie si lasciasse lavorare la magistratura, concentreremmo la nostra attenzione sui problemi reali del Paese e non su quelli del premier. Spatuzza rivolge alcune accuse. Non sarebbe la prima volta che un “pentito” tra molte virgolette, ovvero un collaboratore di giustizia, tenta di intorpidire le acque. Ci sono stati tanti casi sventati proprio dai magistrati di falsi collaboratori istruiti ad arte dalle organizzazioni criminali per sviare indagini, far arrestare qualcuno, gettare discredito su altri collaboratori, vendicarsi di esponenti di clan rivali... Ci sono stati moltissimi casi in cui la collaborazione ha avuto dei riscontri e ha permesso risultati determinanti. È successo anche per i recenti arresti di cui giustamente ci si vanta.
Non capisco perché dobbiamo far risuonare nelle piazze le manette e decretare verdetti e condanne prima della sentenza in tribunale.
Non capisco perché ci si affanni a difendere gli accusati nei salotti televisivi, sui giornali e in Parlamento.
Altri sono i luoghi delle indagini e delle sentenze... in un Paese normale.

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