Una portaerei in vetrina

1 febbraio 2010 - Tonio Dell'Olio

Non è affatto per spirito polemico ma solo per amore della verità che riporto il parere dato peraltro da alcuni esponenti delle forze armate sull'invio degli aiuti umanitari italiani ad Haiti con la modernissima e potentissima portaerei Cavour. Dicono che sarebbe stato molto più economico ed efficace raggiungere Haiti affittando aerei cargo piuttosto che impegnare la prestigiosa portaerei. Lo Stato Maggiore delle Difesa replica dicendo che i costi di trasporto (leggi carburante) sono stati sostenuti da ENI e Fincantieri che investono in questa missione nella speranza di ottenere nuove e lucrose commesse. Sembra che gli aiuti alla gente di Haiti non siano propriamente la prima delle preoccupazioni di chi ha organizzato la missione tant'è che nel tragitto verso i Caraibi, è prevista una sosta in Brasile dove si spera di convincere il presidente Lula a prenotare uno strumento simile per la marina brasiliana. Francamente ci sembra un'operazione di vetrina (e pertanto di grande ipocrisia) tanto più grave perché si fa scudo del dolore dei poveri.
Dimenticavo: nessuno riesce a riferire ufficialmente quanto sia costata la Cavour ma presumibilmente il suo costo si aggira attorno a un miliardo di euro. Inevitabilmente penso a quante vite umane si sarebbero salvate se quei soldi...

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