Haiti addio?

2 febbraio 2010 - Tonio Dell'Olio

Il vero dramma di Haiti comincia adesso. Ora che le immagini sono scivolate dai giornali quotidiani ai settimanali e le informazioni hanno abbandonato la prima pagina per nascondersi all'interno. Ora che forse aumentano confusione e tensione ma diminuiscono le telecamere e i taccuini presenti sul terreno e, direttamente proporzionale, anche le sottoscrizioni, le offerte generose e gli sms si riducono verso lo zero. AGIRE al 31 gennaio ha chiuso il proprio numero sms. La tragedia è di Haiti e non la nostra! Nessuno osa dirlo ad alta voce ma in molti lo pensano. Viste le proporzioni di quanto è avvenuto, sarebbe utile che i giornali mantenessero una finestra quotidiana su Haiti per dirci ancora di soccorsi e poi di ricostruzione, del mutamento degli scenari politici e sociali che influiranno sulla sorte del Paese e degli atti di sciacallaggio. Come quelli di chi rapisce bambini. Per riferirci con precisione dei fondi raccolti, di quanto è rimasto impigliato nelle spese strutturali e di quanto, ad esempio, viene trattenuto dai gestori di telefonia sugli sms delle donazioni. Una trasparenza che salvaguarda la dignità degli haitiani e aumenta la fiducia dei donatori.

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