RAI provinciale
Siamo provinciali. E ai tempi della globalizzazione sembra una bestemmia. Ne sono prova le pagine rattrappite e, a volte, banali degli esteri della stragrande maggioranza dei giornali e, complessivamente, tutta l’informazione nostrana. Ne è prova la superficialità con cui veniamo informati sulle scelte politiche dei governi stranieri e sulle politiche europee, sui lavori delle istituzioni comunitarie e sui conflitti “minori” che si combattono in Africa, in Asia e in America Latina. Qualche anno fa Mosaico di pace, Nigrizia e Missione oggi iniziarono una campagna per chiedere una sede di corrispondenza RAI (servizio pubblico) in Africa. Col decisivo supporto della Tavola della pace, dei sindacati dei giornalisti (USIGRAI in testa) e di altri soggetti, riuscimmo ad ottenere una sede RAI a Nairobi. In questi giorni l’annuncio che la dirigenza del servizio radiotelevisivo si appresterebbe a chiudere le sedi di Nairobi, Il Cairo, Buenos Aires, Beirut, Nuova Delhi e Rai Med. Visto come va il mondo bisognerebbe rafforzare e diffondere quelle sedi Rai! Invece si decide di cominciare a risparmiare togliendo la parola a chi lavora sui terreni più difficili. Per queste ragioni abbiamo ripreso la campagna e chiediamo di firmare l’appello, inviando email col proprio nome e cognome a segreteria@perlapace.it e indicando nell’oggetto: RAI non chiudete quelle sedi.