Armi letali

17 febbraio 2010 - Tonio Dell'Olio

Ci sono armi utilizzate nei conflitti attuali che indicano il baratro perverso della fantasia umana. Si tratta di armi non convenzionali finalizzate a mietere un numero sempre maggiore di vittime e a infliggere perverse sofferenze alla popolazione civile. Recentemente me ne hanno mostrato alcune utilizzate dall'aviazione israeliana nella Striscia di Gaza che davvero sono degne della peggiore tradizione dell'orrore. Si tratta delle CD bombs. Bombe che esplodendo a terra lasciano partire dei dischetti affilatissimi in grado di tagliare di netto tutto ciò che incontrano nel loro percorso. A mostrarne gli effetti era Alicia, una suora comboniana spagnola e medico che vive in Palestina e ha condotto la ricerca con l'associazione "Medici per i diritti umani". Tra le armi peggiori e utilizzate su vasta scala, vi sono le bombe a grappolo, cluster bombs. Finalmente anche Burkina Faso e Moldavia hanno ratificato la Convenzione per la messa al bando di questo tipo di armi e si è giunti al quorum necessario di 30 nazioni per l'entrata in vigore che partirà il 10 agosto prossimo.
Ancora una volta purtroppo l'Italia si distingue negativamente non solo per la produzione e lo stoccaggio di queste bombe, ma anche per non aver ancora provveduto alla ratifica. La Convenzione è il risultato dello sforzo di 300 organizzazione di base che nel mondo hanno promosso una campagna di sensibilizzazione al riguardo e che in Italia è stata sostenuta dalla Campagna contro le mine.

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