La Camera e il Congo

2 marzo 2010 - Tonio Dell'Olio

Nei giorni scorsi la Camera dei Deputati ha approvato ben cinque mozioni trasversali che impegnano l'Italia a presentare iniziative a favore del processo di pace nella Repubblica Democratica del Congo. Lo leggo dall'agenzia Unimondo.org che chiarisce le proposte. Si tratta sostanzialmente di chiedere un impegno maggiore dell'Unione Europea per far fronte all'emergenza umanitaria che interessa la regione del Kivu. Una buona notizia perché dimostra che anche tra le pareti asfittiche del Parlamento possono entrare talvolta questioni molto concrete. Secondo: le istituzioni democratiche possono (devono) occuparsi anche di situazioni che si svolgono fuori dal proprio Paese. Infine, che si può lavorare anche di stretto accordo con le associazioni e le organizzazioni di base. Infatti, la proposta è il risultato del pressing della "Rete pace per il Congo", una realtà vicina al mondo missionario. I mali di quella regione non si chiamano tanto guerra e violenza, quanto cassiterite, coltan, oro, wolfram, petrolio e gas metano. Sembra che di queste materie prime il Kivu sia particolarmente ricco.
All'umanità dolente che abita quei territori, auguriamo che l'iniziativa dei deputati italiani abbia successo. Noi non mancheremo di seguirla e incoraggiarla.

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