Basta fatti vogliamo le promesse
L'espressione non è originale, ma sicuramente molto provocatoria. L'ha usata un commentatore politico nei giorni scorsi in un editoriale. M'è sembrata una riflessione felice. I fatti, ostentati, vantati, realizzati, programmati... sono il vero vanto della politica attuale e dei suoi massimi rappresentanti. Assistiamo inerti al compimento di una vera e propria ideologia dei fatti. Fatti senz'anima! Senza, cioè, valori ispirativi. Senza la capacità di vedere (e mostrare) di quale percorso quei fatti sono espressione e verso quale progetto globale sono ordinati. Purché siano fatti! E lo sono senz'altro, ma senza idee. È questa ideologia a produrre gli scandali delle grandi opere e dell'edilizia senza gare d'appalto o con regole truccate. Perché si pensa che sia importante costruire, ma senza sapere perché costruire e nemmeno come costruire. È forse questo che ha portato alcuni senatori ieri in aula ad applaudire il sen. Di Girolamo che lasciava l'emiciclo dopo aver dichiarato le sue dimissioni e la sua costituzione alle autorità giudiziarie.
Abbiamo una grande nostalgia di promesse che ci aprano al futuro e ce ne facciano intravedere il cammino e i colori, il senso di marcia e l'utopia. Senza promesse, anche i fatti sono di carta.