Nessuno tocchi il 21 marzo!
Le cronache parlerebbero di uno spettacolo di folla. Per me un album di volti, di sguardi, di sorrisi... sotto il cielo plumbeo di Milano. Un album con tante pagine perché la gente che ha accolto l’invito a stare accanto ai familiari delle troppe vittime di mafia del nostro Paese è stata tantissima. Presenze e non slogan urlati o scritti sugli striscioni. Non sono soli i familiari a chiedere verità e giustizia! Non sono soli a chiedere che la politica crei le condizioni per fare piazza pulita dell’ipocrisia di mafiosità che percorre i suoi palazzi. Che l’economia prenda le distanze dall’appetitoso fiume di denaro fresco e contante che le mafie ogni giorno versano nelle sue casse. Ogni passo da Porta Venezia a Piazza Duomo, un punto di avanzamento nella sconfitta delle mafie. Ogni passo un no allo scudo fiscale e alla legge sulle intercettazioni, alla vendita dei beni sequestrati e alla crisi del principio di uguaglianza. Ogni persona in questa piazza gremita è un no alla corruzione come furberia tollerata, un no alla zona grigia che concima il crimine e al silenzio di connivenza che lo lascia prosperare.
Un popolo nuovo, quello di Milano. Le pagine più belle dell’album della gente d’Italia. Il polmone della democrazia. Il popolo della primavera. Se anche malauguratamente il Parlamento dovesse decidere per un’altra data, questa gente continuerà a camminare lungo le strade dell’inizio della primavera.