Banchi vuoti a Salvador

13 aprile 2010 - Tonio Dell'Olio

Nonostante il caldo, gli uomini sono tutti in giacca e cravatta qui al Centro de Convencoes di Salvador Bahia. La cosa non dovrebbe meravigliarmi visto che si tratta di delegati ed esperti di nazioni che si incontrano per un’iniziativa delle Nazioni Unite. È il 12mo Congresso sulla “Prevenzione del crimine e sulla giustizia penale”. Si svolge ogni cinque anni dal 1955 in un luogo diverso del mondo. Quest’anno in particolare si punta l’attenzione sul coinvolgimento dei minori in attività criminali e sulla giustizia minorile. Per le organizzazioni che come Libera godono dello Status Consultivo e che possono intervenire in qualità di osservatori, sono previste discussioni parallele. Provo a seguire una parte dei lavori assembleari dei delegati sul tema cruciale della delinquenza minorile. La sala è semideserta. Parlano nell’ordine i rappresentanti di Russia, USA, Angola, Uganda, Gran Bretagna, Iran... Illustrano con statistiche l’incidenza del fenomeno, parlano di collaborazione internazionale, di legislazioni, di fattori specifici... Gli altri mi sembrano distratti e accompagnano la conclusione degli interventi con un applauso freddo, breve e rituale. I banchi vuoti dei delegati inviati dai rispettivi paesi a spese dei contribuenti sono la maggioranza. Anche il posto dell’Italia è vuoto. Eppure il tema è importante.

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