Velo si velo no

5 maggio 2010 - Tonio Dell'Olio

Ucoii sta per Unione delle comunità islamiche in Italia. Spesso questa organizzazione viene dipinta dai media come integralista, fondamentalista ed estremista. Ne conosco personalmente il presidente Izzedin Elzir, imam della moschea di Firenze, e molte volte ho avuto modo di partecipare a iniziative che vedevano anche la presenza di esponenti dell’Ucoii. Non ho mai ricevuto l’impressione di un’organizzazione chiusa al dialogo e ferma nelle proprie “verità” incrollabili, né contraria all’integrazione autentica e rispettosa. In un’intervista apparsa ieri su Repubblica, il presidente dell’Ucoii dice con molta chiarezza che per quanto riguarda il velo integrale (burqa) che non lascia vedere il volto, è semplicemente da eliminare perché va contro una specifica legge italiana del 1975. “Non si sente il bisogno – dice – di nuovi interventi ad hoc”. Concretamente, la più importante organizzazione islamica in Italia dice che, tra un legittimo comportamento raccomandato dal Corano e una legge del Paese in cui si vive, bisogna rispettare quest’ultima. Sono convinto che se Izzedin avesse sostenuto il contrario, oggi le pagine di tutti i giornali sarebbero state inondate di polemiche (e non solo). Qualcuno mi dia una spiegazione del silenzio tombale di oggi dei quotidiani scritti o parlati. Per me la notizia c’è!

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