Manovra: niente tagli alla difesa

26 maggio 2010 - Tonio Dell'Olio

Manovra finanziaria anticrisi. I titoli si sprecano e i commenti anche. Manovra sulle pensioni e sul numero delle province, sugli stipendi degli statali e sulle regioni, persino sull’invalidità e sui politici che guadagnano più di 80.000 euro, sulla sanità, sulle case fantasma e sull’evasione fiscale. Mi sforzo di cercare i tagli alla difesa ma niente. Non posso crederci. Non hanno tagliato nemmeno le parate militari! Non hanno fatto nemmeno un passo indietro sull’acquisto dei 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter (JSF-F35) che impegnerà il nostro paese fino al 2026 con una spesa di 13,5 miliardi di euro, più della metà della manovra varata ieri dal governo. La spesa militare non si tocca! Eppure sono convinto che se chiedessimo alla gente se preferisce i tagli sugli stipendi e sulla spesa della propria regione, sulle pensioni e sui servizi della sanità, rispetto a quelli per la “difesa”, non avrebbe incertezze a dire che, in tempo di recessione, la sicurezza di cui abbiamo bisogno con maggiore urgenza è quella sociale. Messa in crisi dalla manovra finanziaria.

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