Gli studenti di Soweto

17 giugno 2010 - Tonio Dell'Olio

Il 16 giugno 1976 a Soweto, in Sudafrica, centinaia di studenti sono stati massacrati dalla polizia mentre marciavano contro la scarsa qualità della loro formazione e per difendere il loro diritto all’istruzione. Non dimenticare significa avere a cuore i giovani con i propri diritti. E non si tratta del futuro d’Africa ma del presente del mondo. Se non riusciamo a garantire educazione e istruzione per tutti, dobbiamo dichiarare fallimento. Di cosa deve occuparsi la politica se non di un investimento come questo? Prezioso e intelligente perché costruisce fornendo gli strumenti dell’autosviluppo dell’Africa e non dell’assistenza e della dipendenza. IDAY (www.idayitalia.it) è una rete di organizzazioni della società civile africana impegnate in progetti educativi in Africa. Hanno deciso di mettersi in rete per dialogare meglio con le istituzioni europee e africane sui temi dell’educazione. Ieri in tutto il mondo è stata celebrata la “giornata internazionale dell’infanzia e della gioventù africana” perché il massacro degli studenti di Soweto fosse ricordato durante la sbornia dei mondiali africani e per ricordare ai governi che non si vive di solo calcio. L’Africa ha bisogno di una diversa attenzione.

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