Gridas

28 giugno 2010 - Tonio Dell'Olio

Un murale su un muro grigio del quartiere è un libro. Un segno che invita a pensare. Un invito a svegliarsi dal sonno. Gridas vuol dire proprio questo: Gruppo di risveglio dal sonno. E dal 1981, in una realtà che travasa di contraddizioni come Scampia a Napoli, cerca di promuovere partecipazione, di invitare al gusto del bello, di proporre un’altra qualità della vita. Quelli di Gridas dal 1981 stanno in Via Monte Rosa 90/b. Abitazioni di edilizia popolare che erano in stato di abbandono e che loro hanno occupato facendole rivivere. Ridando vita a ciò che sembrava irrimediabilmente compromesso dal degrado. In un Pese normale daremmo loro una medaglia. A loro invece il 21 giugno è stato recapitato un’ingiunzione di sfratto esecutivo con la minaccia di sgombero coatto. “I locali occupati dal GRIDAS sono interamente dipinti dai murales di Felice Pignataro che noi tentiamo di preservare come meglio possiamo perché non più riproducibili” – ci dicono in via Monte Rosa. Felice Pignataro è tra coloro che hanno sognato e dato vita a questa splendida realtà e che ha portato i suoi murales in ben 250 città d’Italia. Felice Pignataro non c’è più dal 2004, ma continua a vivere nei suoi colori che invitano a svegliarsi dal sonno. Ciascuno faccia qualcosa (www.felicepignataro.org) perché quei muri non smettano di sognare e perché non sia sottratto al quartiere questo alito di vita.

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