Le vittime della pedofilia
La prima attenzione è per le vittime. I minori molestati, maltrattati, resi oggetto di un piacere distorto e disturbato, di una libido deformata. Bambini violati nell’angolo più segreto e misterioso della vita. Bambini la cui infanzia è compromessa, la vita sfregiata, le relazioni di fiducia ammaccate per sempre. La prima attenzione è ai bambini. Ma poi ci sono loro: i pedofili. Quelli che chiamiamo mostri e che invece sono il prodotto della nostra stessa umanità. Ci suscitano pena, rabbia, pietà, sdegno... ma forse anche loro sono vittime a loro volta delle proprie storie sbagliate, di abbracci negati... Dopo i bambini, vanno aiutati anche loro. Prima neutralizzati e poi aiutati. Sono anch’essi vittime di pedofilia, fosse anche solo la propria. Quelli che non suscitano in me alcun sentimento di pietà sono i furbi che tentano di giustificare o di legittimare o di esaltare la pedofilia. E sono discorsi che già si possono ascoltare. Prima all’estero e poi in Italia. Dicono che sia un modo di manifestare affetto verso i bambini e che i bambini stessi lo chiedano. Che spesso le loro attenzioni si rivolgono verso bambini che non ricevono abbastanza amore in famiglia. Affermano che l’amore verso i bambini nelle forme in cui loro lo esercitano non sia sbagliato e che un giorno verrà riconosciuto. Sostengono di essere perseguitati da remore, bigottismi e pregiudizi. Ecco - scusate - non ci sto! L'ideologia pedofila proprio no! L'unica parola del cuore che i bambini ci chiedono è la tenerezza.