La legalità in piazza a Isola di Capo Rizzuto

9 luglio 2010 - Tonio Dell'Olio

"Questa è una guerra che dobbiamo vincere insieme” – dice Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto cui hanno bruciato l’automobile qualche giorno fa. Nei giorni immediatamente precedenti c’erano state altre macchine bruciate nella stessa cittadina: quella del vicesindaco Anselmo Rizzo e del funzionario Agostino Biondi. Segnali precisi contro chi non accetta il prepotere delle mafie e ha ricordato che 100 ettari di terreno in quel comune pur confiscati al clan Arena, continuavano ad essere coltivati dagli stessi vecchi proprietari. Per questo Libera, insieme ad altre istituzioni e organizzazioni di categoria del territorio, ha cominciato i passi necessari per costituire un’altra cooperativa agricola. Per questo il primo maggio scorso sono stati regalati i finocchi – freschi di legalità – a Rosarno, Roma e Bologna. Erano stati seminati dai vecchi proprietari. Ma ha ragione il sindaco: solo insieme si può vincere. Non è battaglia per eroi solitari! Domani a Isola Capo Rizzuto il popolo degli onesti si troverà nella piazza di quel paese a dire l’indignazione e la rabbia, ma anche la volontà di non arrendersi e di continuare. La legalità deve diventare moneta corrente a regolare le nostre comunità.

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