Trappole d’agosto?

5 agosto 2010 - Renato Sacco

Cosa vuoi che succeda ad agosto? Sono tutti in vacanza… E invece basta leggere i giornali per vedere che, in questo mese, succedono tante cose e tante ne sono successe anche in passato. Forse la ricorrenza più importante da ricordare è quella del 6 agosto, bomba atomica su Hiroshima, e qualche giorno dopo, il 9 agosto, altra bomba atomica su Nagasaki: centinaia di migliaia di morti, feriti e dispersi.
Ma non va dimenticata, lo scorso 1 agosto, l’entrata in vigore del Trattato per la messa al bando delle bombe a grappolo. Il 2 agosto 1980 c’è la strage alla Stazione ferroviaria di Bologna: 85 morti e oltre 200 feriti. Il 3 agosto 2010 scontri militari al confine tra Libano e Israele, si parla di alcuni morti. E sempre il 3 agosto scorso il ministro La Russa dichiara esultante che “si registra già un boom di domande, migliaia e migliaia, per il progetto di ‘Mini Naja’ più esattamente chiamato ‘Vivi la Difesa’, un’esperienza per giovani volontari che vogliono avvicinarsi al mondo delle Forze Armate”.
E il 3 agosto 1492, si legge su internet: dal porto spagnolo di Palos parte la flotta di Cristoforo Colombo per il primo viaggio attraverso l’Oceano Atlantico.
Il 4 agosto scorso, al pomeriggio assistiamo alla rissa-discussione alla Camera dei Deputati, in occasione del voto di sfiducia a un sottosegretario dell’attuale Governo: uno spettacolo fortemente diseducativo oltre che squallido dal punto di vista politico.
Una cosa brutta e preoccupante.
Il 5 agosto 1435 si combatte la battaglia di Ponza tra la flotta della Repubblica di Genova e quella perdente di Alfonso d’Aragona. Sì, proprio in quell’isola di Ponza, dove le leggende ci dicono che la maga Circe trasformò gli uomini in animali e le donne in sirene, perché dovevano svolgere un determinato lavoro: attirare i navigatori per farli cadere in trappola.
Trappole d’agosto?
Ma dicevo all’inizio, la data più importante e tragica è quella del 6 agosto 1945, quando viene sganciata la prima bomba atomica.
Vorrei concludere riportando qualche brano di un testo di Enzo Bianchi, scritto qualche anno fa, che può aiutare, credenti e non credenti, a riscoprire una luce nuova, che illumini davvero le coscienze. Anche quelle di chi sostiene con convinzione – o per interesse? – il progetto degli aerei da guerra F35 che potranno trasportare, sì, proprio così, anche bombe atomiche.

“‘Ho visto una grande luce!’. Così, rientrando di corsa in casa la mattina del 6 agosto 1945, una giovane madre giapponese che abitava a un centinaio di chilometri da Hiroshima aveva esclamato abbracciando il suo figlioletto di dieci anni, Kenzaburo Oe, futuro premio Nobel per la letteratura. Aveva fatto la sua tragica comparsa all’orizzonte dell’umanità la bomba atomica. Luce di morte e di devastazione. Eppure il cristiano non può non collegare quella data (il 6 agosto) e quell’esperienza (“una grande luce”) alla festa della Trasfigurazione del Signore che proprio in quella data si celebra a partire dal IV secolo in Oriente e dall’XI in Occidente. ... Mentre i cristiani, nelle loro chiese inondate di luce, celebrano la gloria di Dio che rifulge sul volto di Cristo, gli ebrei, nelle sinagoghe semibuie per la fioca luce di un unico lume, leggono il libro delle Lamentazioni. E su tutti, lugubre e inquietante, grava l’ombra di un bagliore di morte, la nube luminosa di una luce sterminatrice. Paradosso sconvolgente: la luce di vita della Trasfigurazione, che proviene da Dio e annuncia il futuro del mondo in Cristo, contrasta con la luce di morte prodotta dall’uomo che minaccia il presente del mondo e ne compromette il domani. La Trasfigurazione ricorda la bellezza cui l’umanità e l’universo intero sono destinati, Hiroshima e la shoah testimoniano l’abbrutimento di cui l’uomo è capace; la Trasfigurazione evoca, concentrandola nel Cristo, la gloria cui è destinato il corpo umano, il cosmo stesso, Hiroshima e la shoah rivelano la capacità dell’uomo di sfigurare la carne umana, di deturpare il corpo e lo spirito, di devastare il cosmo”.

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