Fondata sul lavoro

7 settembre 2010 - Tonio Dell'Olio

Da 194 giorni alcuni la-vo-ra-to-ri sono volontariamente reclusi in quello che è stato il peggiore dei penitenziari italiani. All’Asinara. L’hanno battezzata “L’isola dei cassintegrati”. È un gruppo di dipendenti della Vinyls, ex Enichem, industria chimica di Porto Torres. "C'è l'Italia dei famosi e quella di chi sta perdendo il posto di lavoro - dice uno di loro, Andrea Spanu - noi rappresentiamo quest'ultima e ci fa un po' rabbia che per avere visibilità ci siamo dovuti inventare una parodia della televisione e affidare la nostra iniziativa a Facebook". Vergogna tutta italiana. Questo paradosso si materializza nella nazione in cui sul valore del lavoro è fondata la carta costituzionale. Non sul benessere, sulla libertà, sulla giustizia come avviene per la Carta degli USA. Nemmeno sui diritti umani com’è quella francese o sulla dignità umana com’è in quella tedesca. Sul lavoro che è segno di quella dignità. Scrigno della realizzazione di ogni essere umano. Motore e garanzia di ogni diritto. Ci piacerebbe vedere riconosciuto il dramma di quelle famiglie dalle prime pagine dei giornali e dell’agenda politica. Così non è. Ed è sotto gli occhi di tutti. Ci tocca andare da Mirabello ad Arcore senza deviare per l’Asinara.

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