La denuncia dell’Azione Cattolica...
Dal 10 al 12 settembre i presidenti e gli assistenti dell’Azione Cattolica si sono riuniti ad Ancona. Alla fine hanno diffuso una nota sulla situazione del Paese. Senza commento ne incollo di seguito alcuni stralci:
(...)Tra nuovi e vecchi fenomeni corruttivi, ipotesi giudiziarie sulla presenza di logge segrete, insulti tra leader e, infine, le umilianti provocazioni di Gheddafi, sulle quali ci saremmo attesi prese di distanza più decise e rigorose, la classe dirigente rischia ancora una volta di dimenticare l’essenziale: la ripresa del mercato del lavoro, al momento immobile e penalizzante per i giovani, il sostegno alle famiglie, specie quelle più numerose, le riforme istituzionali, la tutela dei più deboli nel Paese e nel mondo, la promozione dell’integrazione tra italiani e stranieri – e in proposito come non guardare con preoccupazione ai fatti francesi e alla decisione del presidente Sarkozy di allontanare i rom -, l’attenzione alle povertà globali e all’ambiente. (...)Tra le priorità, questo settembre ne propone una più delle altre: il lavoro. I dati statistici non smettono di fotografare giovani in ginocchio tra disoccupazione e precarietà selvaggia. Solo pochi giorni fa l’Istat confermava che oltre un giovane su quattro in Italia è disoccupato. Su questo l’Ac sente di dover interpellare la classe dirigente: cosa si può fare ora per aprire il mercato dell’occupazione? (...) Le speranze che ostinatamente cerchiamo, lo ricordiamo per inciso, rischiano di non avere più narratori.