I molluschi del pregiudizio

19 ottobre 2010 - Tonio Dell'Olio

"Alessio Burtone non deve andare in carcere" parola di Francesco Giro sottosegretario ai beni e alle attività culturali, eletto coi voti della capitale: "Non c'è pericolo né di fuga né di inquinamento delle prove visto che tutto è stato registrato dalle videocamere e ora serve una precisa lettura dei fatti". E poi ha aggiunto onestamente: "Il ragazzo è responsabile di un atto gravissimo e dovrà pagare per quello che ha fatto, ma il carcere non mi sembra la soluzione migliore anche per la dinamica dell'episodio".
Adesso fermatevi un attimo e provate a immaginare il tristissimo episodio a nazionalità invertite. Se la vittima fosse stata una donna italiana e dall’altra un ventenne romeno a colpirla a morte. Pensate davvero che Francesco Giro si sarebbe costituito parte civile pubblicamente a difesa dell’aggressore perché non finisse in carcere? Attaccate alla nostra coscienza come molluschi allo scoglio ci sono quei pregiudizi che non riesci a scollare nemmeno con la forza dell’evidenza. Il doppiopesismo circola a piede libero e intossica l’aria. Arriva a giustificare la violenza, a trovare attenuanti quando si tratta di "uno dei nostri", tace di fronte alla morbosità televisiva che da giorni e giorni fruga nelle pieghe dei fornelli e dei divani e punta come un coltello il microfono davanti a persone esposte sulla soglia della propria casa... Si sta infettando il sangue sociale e non riusciamo più a capire la misura delle cose. È tutto un "grande fratello"! Ma almeno lasciateci distinguere lucidamente cos’è violenza e cosa no. Chi uccide da chi viene ucciso.

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