Più armi per tutti?

23 novembre 2010 - Tonio Dell'Olio

185/90 è una combinazione riuscita della società civile italiana. Non si tratta di numeri al lotto ma della legge che in Italia regola il commercio delle armi. Una volta tanto in giro per il mondo abbiamo raccolto consensi per una legislazione rispettosa, attenta e in grado di arginare il fenomeno che arma non soltanto polizie e forze armate di governi legittimi e democratici, ma anche terroristi e dittature. Con un colpo di coda il nostro governo cerca in questi giorni di allargare le maglie di questo fiore all’occhiello del nostro ordinamento. Quel che peggio è che lo fa con uno strumento (legge delega) che non consente la democratica discussione in aula. Per queste ragioni un presidio di rappresentanti di associazioni per la pace (www.disarmo.org) nel pomeriggio sarà alle porte del Senato per denunciare questo scippo che avviene nell’ombra. Che non succeda ancora una volta che un favore agli industriali delle armi si traduca nella possibilità di violare più facilmente i diritti umani e quel sale della democrazia che si chiama partecipazione.

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