In ascolto del cuore del mondo

3 dicembre 2010 - Tonio Dell'Olio

Responsabili e corresponsabili. Nel senso di sentirci tutti in qualche modo partecipi delle sorti del mondo. E se ieri poteva sembrare solo uno slogan facile e usurato, nel tempo della globalizzazione è una verità che merita di essere ascoltata e seguita. Rispondere in prima persona per i problemi, i temi, le questioni che ci toccano tutti. Dare una mano a chi non ce la fa nella porta accanto o nell’angolo più remoto del mondo. Salvarsi dalla palude dell’individualismo e dell’egoismo. Vigili, attenti, informati. Come gli indiani d’America posare l’orecchio sulla terra per sentire in lontananza la mandria di bufali o il pericolo che si avvicina. Sentire il battito del cuore del mondo. Se anche non siamo cardiochirurghi di fama internazionale, almeno paramedici del sociale, portantini della cooperazione, radiologi o centralinisti dei bisogni più profondi e più veri. Il martire Alvaro Ulcuè diceva: “Nelle omelie dico sempre alla mia gente che il peccato più grande che si possa commettere è che uno, potendo fare il bene, non lo faccia”.

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15