Il bene comune contro la corruzione
Domani Libera lancia una campagna contro la corruzione. Semplicemente chiediamo che il Parlamento ratifichi i trattati internazionali e si adegui a quelle regole che pure a suo tempo ha siglato. Chiediamo che anche i beni dei corrotti seguano una destinazione sociale. Chiediamo che coloro che si sono arricchiti con il denaro pubblico lo restituiscano. Non solo la cifra della corruzione ma il profitto che ne è derivato. In questo Paese ci sono strade, scuole, ospedali... che sono costati dieci volte tanto. Ci sono fondamenta e pilastri di cemento e di sabbia (e talvolta di rifiuti tossici) che hanno prodotto guadagni per pochi sulla pelle di tutti. Non è forse il momento di dire basta? Una cartolina al Presidente della Repubblica forse non basterà. Accompagnamola con la nostra passione civile. Siamo in tanti a non aver mai preso prebende, titoli e scatti di carriera, né ad averne offerti in cambio di un occhio chiuso o di un timbro e di una firma in più o in meno. Ed è importante che questa mobilitazione sia promossa anche da Avviso Pubblico che raccoglie gli enti locali contro le mafie. I palazzi che contano hanno bisogno di convertirsi alla Costituzione e di imparare il rispetto del bene comune.