La strada è la vita
Crocevia di sentimenti e passioni. Viavai di profumi di vita e di cucina. Incontri e abbracci. Strette di mano e appuntamenti rinviati. Corse di ritardi e imprevisti e luogo di passeggiate che nutrono l'anima. La strada è la vita. E forse è per questo che anche il Vangelo quasi non conosce altra quinta che la strada percorsa dal Cristo. La strada dove l'umanità rischia l'anonimato delle fermate dell'autobus ma anche l'istinto improvviso della solidarietà. È lungo il cammino che la condizione della gente ti si apre come un catalogo infinito. Anche senza uscita, la strada è un luogo di passi verso una meta. Perché una strada conduce sempre da qualche parte e non esistono al mondo vie inutili. È la metafora della vita perché è piena zeppa di tutte le contraddizioni del mondo. Che pena per quelli che riescono a vivere senza strada. Pensando di poterne fare a meno riescono a scrivere i loro giornali, a determinare le leggi per tutti e a pensare in nome degli altri davanti a un computer o chiusi in palazzi che non hanno mai abbassato i loro ponti levatoi. Più strade conosci e più sai della storia e dell'esistenza degli uomini e del mondo. La strada va amata ma soprattutto vissuta. Che nostalgia per i tempi in cui per strada si riusciva anche a giocare al pallone e a salutare la gente che non si conosceva senza attendere che qualcuno ti concedesse un'amicizia virtuale su facebook.