Na jurnata ‘e festa
Se questa giornata di festa e di lotta è per tutte le donne, lasciate che io ne ricordi almeno alcune. Che sia dedicata questa giornata agli occhi delle donne pieni zeppi degli amori della loro vita. Dei loro amori tutti. Anche di quelli rotolati lungo le strade in salita ma che contano lo stesso perché eterno non sempre vuol dire “per sempre” ma sicuramente è “profondamente”. Alle donne che per difendere la propria dignità e gridare il desiderio d’essere liberate hanno scelto il proprio tempo, questo tempo: Se non ora quando? Alle donne d’Africa che meritano il Nobel della Pace perché hanno un intero continente sul capo come una cesta eppure camminano fiere e non sono disposte affatto a piegarsi davanti al potere (sost. singolare maschile). A quelle che hanno partecipato alla nostra Costituzione. Poche, ma c’erano. E le hanno dato l’anima. Alle donne che ogni uomo ha incastonate nella propria vita come io nella mia. E a quelle avvolte felici negli abiti arcobaleno e vanno per la strada aprendo la via ad altre e ad altri. A voi, che mi generate continuamente alla vita, l’augurio che dopo la tempesta ci sia sempre una ‘jurnata ‘e festa.