Etica civile e coscienza morale
La questione morale e la carenza di una etica civile sono all’ordine del giorno in Italia.
La formazione delle coscienze è uno dei compiti fondamentali storici della scuola.
Il contributo, che l’Associazione Esodo propone, intende integrare questa attività educativa, che le scuole realizzano, con percorsi di presentazione di concrete testimonianze ed esperienze.
Quest’anno il progetto è realizzato con l’Associazione Libera, Presidio di Venezia, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche educative del Comune di Venezia, il Centro Pace, le Municipalità di Mestre Centro e di Venezia centro storico.
Gli Istituti coinvolti sono
A Venezia: Benedetti e Algarotti
A Mestre: Zuccate, Mozzoni, Foscari, Stefanini, Gritti, Massari, Pacinotti. G. Bruno,
La tematica affrontata è centrata su Legalità, etica civile, lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.
L’iniziativa si articola in tre momenti
1. Laboratori gestiti dal Presidio di Libera Venezia con gruppi di studenti.
2. Incontri su esperienze concrete: Sabato 2 aprile
A Mestre, presso ITIS Pacinotti, ore 10,00-12,00, con la cooperativa “Valle del Marro-Libera Terra” nella Piana di Gioia Tauro.
A Venezia, presso Liceo Benedetti, ore 10,00-12,00, con Francesca Rispoli, Presidenza nazionale Libera
3. Incontri con Magistrati
con il dr Vittorio Borraccetti (attualmente Consigliere presso il CSM, è stato Procuratore
presso la Direzione Distrettuale Antimafia e Procuratore capo a Venezia):
a Mestre, presso ITIS Pacinotti, mercoledì 27 aprile, ore11,00-13,00
a Venezia, presso Liceo Benedetti, venerdì 29 aprile ore 11,00-13,00
con il dr Raffaele Cantone (attualmente opera presso la Suprema Corte di Cassazione, è
stato PM presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli)
Presso l’ITIS Pacinotti, martedì 3 maggio, ore 17,30-20,00
"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale.
Le attività condotte dalle cooperative sociali sui beni confiscati si basano su un metodo di lavoro che coinvolge i soggetti sani del territorio, facendo del bene confiscato una risorsa per lo sviluppo dell'intero circuito socio-economico attraverso il coinvolgimento degli agricoltori e altri settori produttivi del territorio, tramite degli accordi di produzione e delle strutture artigianali che effettuano la trasformazione dei prodotti.
Dalla condivisione dello spirito e delle regole del progetto nascono i prodotti a marchio 'Libera Terra': il sapore della legalità, del riscatto, della libertà.
Da un progetto di Libera nasce nel dicembre 2004 la cooperativa sociale di lavoro e produzione “Valle del Marro-Libera Terra” che coltiva nella Piana di Gioia Tauro 60 ettari di terreni confiscati alla ‘ndrangheta. I soci fondatori sono un gruppo di giovani che con la loro scelta etica e imprenditoriale, netta e inequivocabile, hanno deciso da quale parte stare, rifiutando la logica del compromesso, l’apatia del quieto vivere e la rassegnazione culturale all’onnipotenza mafiosa.
Proprio per la forte vocazione allo sviluppo legale e per l’impegno verso il cambiamento culturale, la cooperativa dà vita ad iniziative e progetti tesi a rilanciare l’impegno antimafia nel territorio. Gli interventi educativi nelle scuole, i campi di lavoro e tutte le altre forme di animazione, contribuiscono a formare dei giovani che non si limitano alla denuncia o a postulare novità, che non si autoemarginano o si arrendono al vittimismo e alla rassegnazione, ma che forti della loro ricchezza umana e freschezza di spirito, possono riuscire ad affermare la voglia di riscatto sociale e la vocazione allo sviluppo.
E S O D O
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