La dignità di Ophelia

17 maggio 2011 - Tonio Dell'Olio

Esiste almeno un luogo nel mondo in cui una donna emigrata africana che vive nel Bronx, cameriera in un Hotel da 3.000 euro a notte, può denunciare una delle persone più potenti del mondo e farlo arrestare per violenze, abusi sessuali, sequestro di persona e altri quattro capi di imputazione. Non possiamo conoscere l’esito del processo, ma intanto il sistema giudiziario degli Stati Uniti ha rinchiuso quell’uomo in una cella. Il 20 maggio lo processerà e c’è da credere che non vi sarà possibilità di arrivare ai tempi biblici della prescrizione. Non so se a Ophelia (questo il nome della vittima) quell’uomo potente abbia offerto dei soldi in cambio delle sue prestazioni o del suo silenzio. Se così è stato, è evidente che la donna non li ha accettati. Ne escono vincenti in due. La dignità di una donna di 32 anni mamma di una figlia di 15 e una legge davvero uguale per tutti. Ci sono cose che non si possono comprare.

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