Wilders un pessimo direttore d’orchestra

24 giugno 2011 - Tonio Dell'Olio

E alla fine è stato assolto. Offendere il Corano – secondo il tribunale olandese - non istiga all’odio. La cosa di per sé non sarebbe preoccupante se dall’altra parte, ovvero tra i musulmani, non ci fossero gruppi altrettanto sprezzanti e fondamentalisti sul cui fuoco cade come benzina la sentenza di assoluzione per Geert Wilders, il giovane, popolare leader anti-islamico del Partito della libertà (Pvv) olandese. Non possiamo rassegnarci a un “dialogo” a distanza tra le religioni, che sia diretto come una macabra orchestra composta dai musicisti più fanatici. Non corriamo soltanto il rischio di ascoltare la solita musica stonata dei luoghi comuni e delle semplificazioni. È vero che c’è bisogno di accordare gli strumenti per eseguire gli spartiti migliori del Corano, della Torah, del Vangelo... ma occorre anche imparare ad ascoltare e applaudire la buona musica degli altri, piuttosto che recriminare per i concerti improvvisati da elementi distratti o inaffidabili. A volte succede che un violinista segua lo spartito “alla nota” mentre sappiamo che la bravura di un musicista sta nell’interpretazione del brano. Forse Wilders non ama la buona musica.

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