Le escluse

21 settembre 2011 - Tonio Dell'Olio

In Arabia Saudita le elezioni non sono un fatto così frequente. Il prossimo 29 settembre i sauditi si recheranno alle urne per la seconda volta (la prima nel 2005) per eleggere la metà dei membri dei consigli municipali. L’altra metà sono di nomina governativa. Si sarebbe dovuto votare nel 2009. Ma ancora una volta le donne non potranno partecipare al voto e tantomeno potranno chiedere d’essere votate. Un’assenza che offende e che pertanto non deve essere taciuta nemmeno dal resto del mondo. Non c’entra la democrazia quanto i diritti umani e la dignità delle persone. C’entra la solidarietà internazionale e la coscienza delle donne che, seppur a fatica, hanno conquistato riconoscimento e diritti. Dal blog Saudi Jeans, la voce di una donna saudita: “Credo che le elezioni meritino di essere boicottate perché non sono sufficientemente serie, perché sono assurde, e perché i loro risultati non influenzeranno davvero la mia vita. Io boicotto le uniche elezioni in Arabia Saudita perché in questo momento più che in qualsiasi altro, voglio la democrazia, una vera democrazia attraverso un parlamento pienamente eletto con l'autorità legislativa e i poteri di controllo e di responsabilità. Boicotterò le elezioni perché prendono in giro i miei sogni”.

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