Con il volto coperto
È una ragazza. Viene dalla Siria e non possiamo nemmeno scriverne il nome. Ha partecipato al Meeting dei giovani e alla Marcia Perugia Assisi, è stata intervistata da qualche televisione ed ha dovuto coprire il suo volto. Parlava di diritti negati e di repressione. Temeva ritorsioni, non solo per sé ma anche per la sua famiglia, che è rimasta in Siria. È il prezzo della libertà. Da ieri Amnesty International ha lanciato una campagna per la protezione dei siriani residenti all’estero che in alcuni casi sono stati intimiditi o minacciati persino dal personale delle ambasciate siriane. A volte i loro familiari sono stati arrestati e torturati. Per dare forza alle legittime richieste del popolo siriano o semplicemente per chiedere protezione, nel sito di Amnesty è possibile firmare un appello all’ambasciatore in Italia. Ed è un modo per far comprendere che non sono soli. Firmiamo.