La mafia da bere

24 ottobre 2011 - Tonio Dell'Olio

C'è la mafia sulle sponde del Naviglio? C'era una volta un prefetto che affermava che il problema mafia non interessava il capoluogo lombardo e soprattutto un sindaco che pubblicamente (ad Anno Zero) si diceva fortunata perché a Milano la mafia non esiste. La nuova giunta di Pisapia invece, si mostra preoccupata della forte infiltrazione mafiosa nell'attività economica e non solo. Per questa ragione già più di una settimana fa ha nominato una Commissione Comunale Antimafia composta da galantuomini esperti. La presiede Nando Dalla Chiesa che non è solo il figlio del generale ucciso brutalmente da Cosa Nostra e il presidente onorario di Libera. È uno dei massimi conoscitori del fenomeno e insegna Sociologia dei fenomeni criminali alla Statale. I membri della commissione non hanno bisogno di presentazioni e sono una garanzia. Tre magistrati: Giuliano Turone, il giudice che indagò su P2 e Banco Ambrosiano; Maurizio Grigo e Gherardo Colombo, che fece parte del pool di Mani Pulite. A questi si aggiungono Umberto Ambrosoli, il figlio di Giorgio ucciso per ordine di Sindona perché non fossero svelati i segreti dei lucrosi collegamenti tra mafia e Banca Privata Italiana e Luca Beltrami Gadola, un imprenditore coraggioso. Bravo Pisapia e brava la sua giunta! Nando e gli altri sappiano che c'è un popolo intero a fare il tifo per loro perché sappiano riconoscere e indicare la mafia nuova della finanza e degli appalti, dei colletti bianchi e della zona grigia. E che la Madonnina vi assista!

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